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Gascoigne e le sue follie: quando Gazza sparò alla statua del Tottenham

2 ' di letturaLa narrativa su Paul Gascoigne è praticamente infinita. Del resto il talentuoso ex centrocampista ne ha combinate talmente tante nella sua vita da poter essere il protagonista di un romanzo o di un film. Ma cosa c’entra Gascoigne con la statua che raffigura il cockerel, il simbolo del Tottenham Hotspurs? Ci arriviamo, ma facciamo un passo indietro.

LA STORIA DELLA STATUA

Vi abbiamo già raccontato la storia del club, e del perché a fine 1800 avesse scelto il gallo come proprio simbolo. Vi rinfreschiamo la memoria: l’ispirazione arrivò da un cavaliere vissuto nel medioevo, che era appassionato di lotta fra galli. Nei primi del ‘900 uno scultore – nonché ex giocatore della squadra – realizzò una statua in rame raffigurante un gallo sopra un pallone. Questa immagine fu scelta come stemma societario, che infatti è arrivato immutato fino ai giorni nostri.

Nel corso dei vari ampliamenti e ristrutturazioni che hanno interessato lo storico stadio White Hart Lane, nel 1909 ha fatto la sua comparsa la statua, che fu posizionata sopra il nuovo West Stand. Nel 1988 il gallo di rame venne rimosso perché necessitava di manutenzione. Colpa del tempo e delle intemperie – direte voi –, in fondo aveva attraversato due guerre mondiali. Invece no. La statua era stata ammaccata da… Gascoigne. In che modo?

GASCOIGNE SPARA AL GALLO!

Beh, nel 1988 il Tottenham aveva acquistato dal Newcastle Gascoigne, giovane talentuosa mezz’ala e personaggio a dir poco eccentrico, e già ben conosciuto dopo le sue tre stagioni con le Megpies. Con il senno di poi, figuriamoci se uno come Gazza, potendo avere il cockerel a tiro, si sarebbe lasciato sfuggire l’occasione per mettere in scena una gag delle sue. Ebbene, non si sa esattamente come e quando, ma nel suo primo anno di militanza agli Spurs, Gascoigne pensò che fosse una buona idea presentarsi con un fucile ad aria compressa, mirare alla statua del gallo e… sparare ovviamente! Logico.

Una storia che sconfina nella leggenda metropolitana, ma che è realmente accaduta. In fondo stiamo pur sempre parlando di Paul John Gascoigne da Gateshead, contea di Tyne and Wear. Con lui tutto è possibile. Secondo la versione ufficiale, i danni alla statua erano dovuti ai bombardamenti tedeschi su Londra durante la seconda Guerra mondiale, e invece il responsabile era proprio Gascoigne!

LA REPLICA DELLA STATUA PRESENTA LE STESSE AMMACCATURE DELL’ORIGINALE

La conferma di questo episodio arriva direttamente dallo storico del club John Fennelly, che ne aveva parlato al sito ufficiale del Tottenham. “Il galletto stava cadendo a pezzi. Era ammaccato e in condizioni piuttosto scadenti – raccontava Fennelly – La storia era che le ammaccature fossero state causate dal Blitz, ma la verità è che il danno è stato fatto da Gazza, con un fucile ad aria compressa. Ha cercato di negarlo, ma era stato beccato!“.

Singolare la scelta del Tottenham, che ha deciso di installare sopra il South Stand del suo nuovo stadio una replica fedele della statua, compresi eventuali piccoli difetti. Fra questi, anche l’ammaccatura provocata da Gascoigne in versione cacciatore. Un modo per omaggiare la storia del galletto, e in un certo senso anche il suo ex geniale e folle giocatore. La nuova statua è alta ben 4 metri e mezzo, più del doppio dell’originale, che è stata trasferita nella hall degli uffici della Lilywhite House del Club. La cosa curiosa è che anche la “ferita” inferta da Gazza è stata ingrandita in scala. Su Gascoigne si può dire di tutto, ma certamente è uno che… lascia il segno.

Leggi anche Semplicemente Gazza: le 10 migliori follie di un genio incompreso

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