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Billy Bremner, il “piccoletto” leggenda del Leeds

Il sodalizio tra Leeds e Billy Bremner

2 ' di lettura“”10° filo spinato” a causa della sua tenacia e del suo duro contrasto” così il Sunday Times lo soprannominò. Centrocampista, scozzese, capelli rossi e ampia stempiatura, alto 1.65m. Ecco l’identikit del giocatore di cui vi parliamo oggi, Billy Bremner, la leggenda del Leeds United.

E’ vero molti di noi non hanno avuto l’onore di vederlo giocare, ma le sue gesta sono rimaste indelebili fino ad oggi. E se sei un tifoso del Leeds, non puoi non averne sentito parlare almeno una volta nel corso della tua vita di quel “piccoletto” che faceva girare il centrocampo. Anche solo per una sfida, chi ha respirato quella magica atmosfera ad Elland Road, non può non essersi imbattuto nella possente statua di Bremner. Chissà quanti bambini, spinti dalla curiosità tipica della tenera età, hanno esclamato “Papà, papà, chi è questo giocatore con le braccia alzate al cielo?”

La statua di Billy Bremner ad Elland Road

Gli anni di Billy al Leeds…

Billy ha militato negli Whites dal 1959 al 1976, ha conquistato una Coppa di Lega nel 1968, una Coppa d’Inghilterra nel 1972, un Charity Shield nel 1969 e due scudetti. Soddisfazioni tolte sì, trofei alzati al cielo, ma pochi, rispetto a quanti ne avrebbe magari meritati. Nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe divenuto un idolo della squadra del West Yorkshire, dal suo ingresso in campo però, i tifosi dei bianchi se ne innamorarono subito. Perchè? Nonostante il suo fisico brevilineo, gettava tutto il suo cuore su quel rettangolo verde, correva come un forsennato su ogni pallone, non mollava un centimetro. L’obiettivo di Billy era non far passare nessuno dalle sue parti. Come faceva? Mordeva le caviglie, entrava in scivolata o come poteva. Se prendeva la palla bene, se prendeva le gambe, bene lo stesso. Vi chiederete… Perchè? Perchè il suo obiettivo l’aveva raggiunto, nessuno era riuscito a saltarlo. Spesso però i nervi (soprattutto agli avversari) scattavano, saltavano eccome, e si sfiorava la rissa. Era il tipico calciatore britannico che si incontrava in quell’epoca.

Bremner in campo con la maglia del Leeds

Una strofa dell’inno in suo onore…

Ma non esiste solo una statua per ricordarlo, per rendergli omaggio. In una strofa dell’inno “Glory Glory Leeds United Song” cantato, gridato dagli Whites in ogni partita casalinga viene citato proprio lui:

“Little Billy Bremner is the captain of the crew

For the sake of Leeds United he would break himself in two

His hair is red and fuzzy and his body’s black and blue

As Leeds go marching on”

La vita gli è stata strappata via troppo in fretta, due giorni prima del suo cinquantacinquesimo compleanno venne colpito da un infarto che non gli lasciò scampo. Che beffa, ha fatto cilecca proprio quel cuore che batteva all’impazzata ad ogni ingresso all’Elland Road. Billy sarà per sempre il “piccolo” guerriero nel cuore del Leeds.

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