A tempo quasi scaduto però Walcott accorcia le distanze per l’Arsenal con una grandissima azione personale, conclusa con un perfetto pallonetto. Poco dopo l’ora di gioco è ancora l’esterno inglese a riaccendere le speranze dei Gunners, che si avvicinano agli avversari grazie alla perfetta girata di testa di Giroud dopo un calcio d’angolo. Bandierine che fanno ancora la differenza per l’Arsenal, tutt’altro che fuori dai giochi al novantesimo minuto: sull’asse Walcott-Koscienly i londinesi trovano il gol del momentaneo 4-3, portandosi clamorosamente sul 4-4 al minuto novantesi ancora grazie a Walcott, che manda le due squadre a giocarsi la qualificazione ai supplementari.
Una perla di Chamakh porta per la prima volta nella storia del match l’Arsenal in vantaggio alla fine del primo tempo. Il Reading però, quattro minuti prima del fischio finale, trova la forza di pareggiare con Pogrebnyak, il cui colpo di testa manda il risultato nuovamente in parità. L’equilibrio non sembra destinato a durare e viene stravolto ancora da Theo Walcott, bravo a raccogliere una deviazione dopo una conclusione di Arshavin e a mandare di nuovo avanti i Gunners, che ipotecano il passaggio al turno successivo con Chamakh che, con un aiutino della difesa del Reading, scrive ufficialmente il finale: 5-7.
Una partita assurda e indimenticabile come ricordato dallo stesso Arsene Wenger, che definirà quella come la vittoria più grande della propria carriera.