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Quando il Fulham diede una lezione di calcio alla Juventus

3 ' di letturaNel Dicembre del 2007 la panchina del Fulham fu affidata a Roy Hodgson, reduce dall’esperienza non proprio entusiasmante con la nazionale finlandese. L’allenatore nato nel sobborgo londinese di Croydon, prese in mano una squadra sull’orlo del baratro, in piena crisi di gioco e risultati, a rischio retrocessione. La partenza sotto la nuova guida tecnica non fu delle migliori e il Fulham incappò in una serie di sconfitte contro West HamChelsea e Arsenal, compromettendo quasi definitivamente una stagione già complicata di suo. Hodgson rimescolò le carte andando incontro a scelte impopolari che sollevarono molte critiche. Una su tutte fu quella di cedere al Glasgow Rangers il centrocampista Steven Davies, eletto giocatore dell’anno la stagione precedente. Mister Roy cambiò anche assetto tattico e ristabilì le gerarchie nello spogliatoio. Alla terzultima partita di campionato il Fulham era virtualmente retrocesso e le speranze di salvarsi erano ridotte a un lumicino.

Sotto di due reti contro il Manchester City, la squadra londinese riuscì ad accorciare le distanze e pareggiare grazie a una incredibile doppietta di Diomansy Kamara; nei minuti finali arrivò anche il terzo gol e i tre punti insperati per i Cottagers. Spinta da un entusiasmo incredibile la squadra sconfisse il Bimingham City nello scontro successivo, diventando padrona del proprio destino. Il gol della salvezza arrivò a tredici minuti dalla fine dell’ultima partita, disputata contro il Portsmouth, grazie a una prodezza dell’intramontabile Danny Murphy. La salvezza miracolosa e il lavoro eccellente di Roy Hodgson convinsero il club a prolungare il contratto del tecnico anche nella stagione successiva, in cui Roy alzò l’asticella. Il Fulham terminò il campionato in settima posizione, regalandosi un’inaspettata qualificazione all’ Europa League. Sfidare i grandi cub europei e misurarsi con grandi palcoscenici divenne realtà e i Cottagers andarono ben oltre le aspettative iniziali. La squadra di Hodgson superò il girone di qualificazione approdando agli ottavi di finale del torneo. Il sorteggio mise di fronte al Fulham l’avversario più difficile, ovvero la Juventus.

Nella sfida giocata a Torino come da pronostico, i londinesi uscirono sconfitti per 3 a 1, rendendo quasi inutile la gara di ritorno. L’eliminazione sembrava ormai cosa fatta ma il 18 marzo 2010 accadde quello che nessuno avrebbe mai immaginato. Il Craven Cottage era completamente esaurito in ogni ordine di posto, ma dopo pochi minuti la Juventus passò in vantaggio con il gol del francese David Trezeguet, che fece calare il gelo. Il Fulham reagì immediatamente e trovò il gol del pareggio grazie alla zampata di Bobby Zamora che al nono minuto riaccese gli animi dei Cottagers. I londinesi iniziarono a pressare alto e prendere il sopravvento del centrocampo, a metà del primo tempo fu espulso Fabio Cannavaro e i padroni di casa iniziarono a crederci. Al minuto trentanove la squadra di Roy Hodgon realizzò il gol del vantaggio ad opera dell’ungherese Zoltán Gera, che trovò un varco e beffò la difesa avversaria. La qualificazione era ancora saldamente nelle mani della Juventus che nella ripresa capitolò. Il Fulham guadagnò un calcio di rigore in seguito al tocco di mano di Diego su cross di Duff. Dagli undici metri Gera, con una freddezza estrema, trasformò portando i suoi a un passo dal sogno. La Juventus provò a chiudere tutti i pertugi, ma i Cottagers riuscirono a trovare il quarto gol grazie ad un colpo di genio di Clint Dempsey. Il giocatore statunitense si inventò un pallonetto che si insaccò alle spalle di Antonio Chimenti, la sfera terminò la sua parabola in fondo al sacco facendo esplodere il Craven Cottage.

Follia allo stato puro. Fulham – Juventus 4-1. Non ci fu più tempo e la Juve non riuscì a mettere paura alla squadra di Hodgson che quella sera scrisse una pagina di storia. Il Fulham dei miracoli arrivò addirittura in finale ma non riuscì a mettere la classica ciliegina sulla torta. A rovinare la festa ci pensò l’Atletico Madrid di Diego Forlán. Nonostante la delusione per la sconfitta ancora oggi rimane l’impresa epica di quella serata targata 18 Marzo 2010 in cui il Fulham diede una lezione di calcio alla Juventus. Racconto di una notte magica al Craven Cottage.

di Antonio Marchese

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