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L’Fa Cup dei misteri: i Peaky Blinders e il presunto furto all’Aston Villa

2 ' di lettura«Tutte le religioni sono una risposta stupida a una domanda stupida». Parole di Thomas Shelby nella famosa serie TV Peaky Blinders, saga ispirata alla banda criminale formatasi a Birmingham nel 1890. Scommesse, estorsioni, aggressioni truffe e omicidi: questo il palmares delle attività di una delle gang inglesi più temute dell’epoca. Ma anche il calcio e la FA Cup. Perché il football, in determinati contesti sociali, è più importante di qualsiasi religione.

Il presunto furto della Fa Cup

Sabato 20 aprile 1895. Londra. West Bromwich Albion e Aston Villa si sfidano nella ventiquattresima finale di FA Cup. Le due squadre hanno già due precedenti in finale, con una vittoria a testa. Al Crystal Palace National Sports Centre i Lions si impongono 1-0 grazie alla rete di Roberto Bob Chatt dopo un solo minuto di gioco. Per festeggiare il secondo successo la dirigenza decide di mettere in bella mostra il trofeo per le vie di Birmingham, in una vetrina di un negozio dedicato agli articoli sportivi.

Un vanto, certo. Ma vista la criminalità di quei tempi, fu un vero e proprio errore. Qui si abbandonano per certi versi i fatti di cronaca e si entra nella fantasia: la coppa fu realmente rubata con la polizia della città a dare la caccia agli autori del furto e ben 10 sterline come taglia sul trofeo.

In un primo momento fu incolpato Harry Bruge, ma il criminale dell’epoca sbagliò un particolare: disse di essere entrato dal retro, i ladri avevano però praticato un foro sul tetto del negozio. Anni dopo Violet Stait, moglie di Jack Stait, raccontò un aneddoto interessante: furono i Peaky Blinders a rubare l’FA Cup. Jack, infatti, era il figlio di John Stait, soprannominato Shoster, membro della banda. Il racconto però venne tramandato di generazioni e nessuno sa davvero quanto sia attendibile o meno. L’unica realtà riguarda il furto della coppa, ancora oggi senza nessun colpevole. In bacheca, infatti, è esposta una replica perfetta. Una leggenda con un fondo di realtà, anche se come disse lo stesso Shelby «le bugie si diffondono più velocemente della verità».

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Patrick Iannarelli
Nato in provincia di Latina, classe 1989. Amo il football inglese in tutte le sue forme, cerco di raccontare un po' di calcio per TuttoMercatoWeb.com.

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