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giovedì 18 Aprile 2024
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Facciamo chiarezza, ecco la causa dell’esclusione del City dalle coppe europee

2 ' di letturaQuello che da più di un anno ci si aspettava è alla fine diventato realtà. Il Manchester City non disputerà la Champions, la coppa tanto desiderata, per i prossimi 2 anni. A questa verrà sommata una multa da 30 milioni di euro relativa a violazioni di norme concernenti il fair play finanziario. La notizia è ufficiale da circa 2 settimane e tra cori dei tifosi Citizens e sfottò di Liam Gallagher alla UEFA noi cerchiamo di fare chiarezza sui reali motivi di questa clamorosa esclusione.

 

 

Il punto di partenza è comprendere che la sentenza UEFA non è stata causata ne da violazioni di Fair Play Finanziario ne di sponsorizzazioni poco chiare. Non incontrare i criteri del FPF significa non raggiungere il pareggio di bilancio: in parole povere la squadra in questione ha più uscite che entrate, e i conti in rosso sono relativi a movimenti di mercato. In questo caso la UEFA dovrebbe monitorare la situazione cercando di ristabilire una situazione economica favorevole per il club. Questo è quello che è successo al City, che nel 2014 ha stipulato con la UEFA un Settlement Agreement, cioè un accordo in cui la squadra accetta di pagare una multa congrua alle infrazioni e di essere posta sotto l’occhio vigile dei funzionari UEFA, mirata a ristabilire equilibrio nei conti. Con lo stesso metodo si risolvono pure le sponsorizzazioni illecite. 

Nell’esclusione del City giocano invece un peso determinante i dati resi pubblici dall’inchiesta Football Leaks, pubblicata dal giornale tedesco Der Spiegel nel 2018. L’accusa è di falso in bilancio.

 

 

 

Qui subentra Jorge Chumillas, ex direttore finanziario del City, e le sue email dirette ai piani dirigenziali interni. 

Nelle email Jorge svela in modo chiaro come la sponsorizzazione annuale da 80 milioni di euro, che doveva essere garantita da Etihad  Airways era stata inserita nei bilanci in modo scorretto. Solo 10 degli 80 milioni venivano versati dalla compagnia aerea mentre il restante veniva versato in modo occulto nei conti societari dall’ADUG (Abu Dhabi United Group) direttamente riconducibile alle sceicco Mansour. 

A Marzo 2019 la UEFA ha aperto l’indagine relativa e il Manchester inizialmente affermò di poter provare tranquillamente l’infodatezza delle accuse, puntualizzando che le mail erano da considerarsi materiale hackerato e quindi rubato. Lo strappo con la UEFA si è verificato quando la società di Manchester si è rifiutata di consegnare a quest’ultima le tanto discusse email. Ciò costituisce un aggravante nelle indagini, dato che il Club si è espressamente rifiutato di cooperare. Le indagini vanno avanti e la decisione di esclusione biennale dalle competizioni europee viene comunicata al Manchester City il 14 Febbraio. Niente è finito tuttavia, il Tas (Tribunale Arbitrale Sportivo) può tuttavia ribaltare l’esito come successo per il Milan ultimamente. La questione verrà affrontata prima dell’inizio della stagione 20 / 21 e sicuramente i Citizens faranno ancora riferimenti a quelle email, rubate o no, da cui dipende il proprio futuro.

 

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