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Darren Ferguson, il figlio del Sir bandiera del Wrexham oggi sulle (impercorribili) orme del papà

Difficile la vita da figlio d'arte...

3 ' di letturaEssere un figlio d’arte non è mai semplice, le persone, in questo caso nel calcio, i tifosi, hanno sempre delle aspettative altissime nei tuoi confronti. Questo è quello che è successo anche a Darren Ferguson. Pensano che, geneticamente, tu abbia già le giuste potenzialità per superare tuo padre, ma spesso non va così, la delusione in genere prende il sopravvento. Beh poi… Se sei uno dei tre figli di Sir Alex Ferguson (e l’unico ad intraprendere la strada del football)…ripercorrere le sue orme, compiere le sue gesta, è praticamente impossibile. Una follia il solo pensiero. Non ha lasciato il segno correndo su quel rettangolo verde ma… Sei il figlio dell’allenatore più vincente nella storia del calcio, di colui che è nato con la mente da tecnico, quell’etichetta ti resterà addosso.

Tutti ti guarderanno con disprezzo non appena scendi in campo, tutti penseranno ecco quel raccomandato del figlio del Sir, se non fosse per questo non sarebbe mai arrivato lì. Iniziò così la carriera calcistica di Darren, debuttò nel Manchester United all’età di 18 anni proprio quando sulla panchina sedeva suo padre. Nei quattro anni di permanenza in quella straordinaria cornice dell’Old Trafford, ha collezionato 25 presenze e vinto, si fa per dire visto che il suo apporto fu pari a 0, due Premier League, una Coppa di Lega, una Coppa D’Inghilterra, un Charity Shield, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa. Un bottino niente male per un panchinaro ma… Non è mai riuscito ad entrare nel cuore dei Red Devils, neppure per il suo modo di essere.

Darren Ferguson al suo debutto con la maglia dei Red Devils

Poi, la permanenza in Premier con il passaggio al Wolverhampton, 117 presenze e 4 gol. Niente di particolare, un giocatore normale. In seguito un triste prestito allo Sparta Rotterdam e poi quel club, il Wrexham. Per i gallesi quello scozzese figlio d’arte è un campione, tuttora lo ricordano con le lacrime agli occhi, uno degli ultimi romantici con i rossi. Darren infatti ha concluso lì la sua carriera, si è fatto spazio e ne è diventato una vera e propria bandiera giocando per ben 8 anni, 310 presenze collezionate e 51 gol tra League One e League Two. Beh… Palcoscenici dal calibro completamente diverso rispetto a quelli calcati come allenatore da suo padre, quell’inimitabile Alex.

L’esultanza di Darren dopo un gol siglato con il Wrexham

Anche per lui, nonostante abbia appeso gli scarpini al chiodo, il mondo del calcio non è un capitolo chiuso. Nel 2007, l’idea di lanciarsi in un nuovo ruolo, quello dell’allenatore. Con quale squadra? Con il Peterborough United. Partì bene la sua avventura, promettente direi quella storica promozione in Championship e quel secondo posto nella League One. Poi, due breve parentesi, al Preston North End e al Doncaster. “Ha guidato il Preston – disse Roy Keane, uno di quelli che non va mai per il sottile – aveva un paio di giocatori in prestito dallo United, ma quando ha perso il lavoro sono stati richiamati all’Old Trafford. Ferguson ha fatto il meglio per il Manchester? Ma per piacere!”. La brillante carriera di Sir Alex però per Darren avrà sempre e soltanto il sapore di un miraggio.

Darren Ferguson nella veste di allenatore del Peterborough

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