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Lucchese d’Europa: l’avventura nella Coppa Anglo-Italiana 1992/93

2 ' di letturaIl profumo d’Europa, i sapori di un calcio antico, così affascinante e prezioso, in cui anche le realtà di provincia avevano la possibilità di vivere i propri momenti di gloria. Le immagini sono ormai ingiallite dal tempo, ma i rossoneri hanno calcato i campi internazionali meno di trent’anni fa, quando al Porta Elisa di Lucca si respirava un’aria ambiziosa e si allestivano rose pronte a competere con tutti. La Lucchese disputava la Serie B, quando il campionato cadetto aveva un appeal e una qualità mai più ritrovate nei decenni successivi. Nel 1992/1993 fu organizzata una nuova edizione della Coppa Anglo-Italiana, dopo l’ostracismo che aveva colpito le squadre inglesi nelle competizioni europee; l’invito fu esteso anche all’A.S. Lucchese Libertas. Ne prendevano parte le quattro retrocesse dalla Serie A e le quattro migliori non promosse della B della stagione precedente, lo stesso valeva per i corrispettivi club britannici. In totale si avevano sedici squadre, suddivise in due gironi: soltanto le prime italiane e inglesi di ogni eliminatoria avevano l’accesso alle semifinali a eliminazione diretta.

Sfide impegnative

La Lucchese ebbe modo di confrontarsi in un girone impegnativo con: Brentford, Birmingham City, Portsmouth e Newcastle United; mentre le altre italiane erano: Bari, Ascoli e Cesena. Le regole della competizione consentivano gli scontri solo tra i club nostrani e quelli di Sua Maestà, quindi niente battaglie “fratricide”. Il match d’esordio fu disputato l’11 novembre 1992 al Porta Elisa, tra Lucchese Libertas e Newcastle United. A supporto degli inglesi venne un nutrito gruppo di scalmanati tifosi, che colorò di bianco nero il settore ospiti, mentre tutto il resto dell’impianto cantava e incitava la squadra rossonera, nonostante l’impegno infrasettimanale. La Pantera con orgoglio mise paura agli uomini al servizio di Kevin Keegan (ex Pallone d’Oro da calciatore), tanto che la formazione di Corrado Orrico riuscì a passare in vantaggio con Bruno Russo – attuale presidente dei rossoneri -, salvo farsi raggiungere nel secondo tempo dal colpo di testa Bjorn Kristensen. Un pareggio che tuttavia lasciò un po’ di amaro in bocca alla gente di Lucca.

Successivamente la Lucchese salpò alla volta di Albione, giocandosi le sue chance prima contro il Brentford – il 24 novembre del 1992 -, perdendo però di misura per 1 a 0, poi sfidando il Portsmouth alla caccia di una vittoria che sarebbe stata fondamentale per il proseguo nella competizione. Purtroppo la Pantera venne beffata per 2 a 1, ma i tifosi al seguito lasciarono il segno al Fratton Park, entrando nel cuore dei supporters locali, grazie a un tifo appassionato e instancabile. La Libertas si congedò dalla competizione il 16 dicembre 1992 con una roboante vittoria per 3 a 0 al Porta Elisa contro il Birmingham City. I rossoneri strapazzarono i britannici con una prestazione eccezionale, suggellata dalle reti di Bettarini, Rastelli e Paci. I quattro punti in quattro partite, tutti guadagnati nel fortino di casa, non furono sufficienti per agguantare le semifinali, ma comunque restano un momento memorabile nella lunga storia della Pantera. Per la cronaca, ad alzare il trofeo fu la Cremonese allenata da Gigi Simoni, un allenatore che qualche anno più tardi si sarebbe seduto anche sulla gloriosa panchina lucchese.

FONTE: Lo Schermo.it

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