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Viviano, il sogno Premier e l’Arsenal: 0 presenze in stagione ma una storica FA Cup vinta

L'avventura inglese del portiere fiorentino...

3 ' di letturaNato nel 1985, sulle colline della culla del Rinascimento tra calcio storico e Fiorentina, Emiliano Viviano ha sempre custodito un gran sogno, quello di giocare in Premier League, nella serie regina del calcio.

L’addio al suo grande amore, la Fiorentina

Era lā€™agosto del 2013, il portiere era molto deluso, dopo una stagione in prestito alla Fiorentina, club che ha sempre amato, una seconda pelle per lui, cresciuto sugli spalti della Curva Fiesole, il Franchi ĆØ casa sua, sente tantissimo la gioia, quanto la sofferenza di quei tifosi gigliati, ricevette una stangata. ā€œLa Fiorentina ha deciso di non riscattarti, tornerai al Palermoā€.Ā 

Faceva male, era come una coltellata che lentamente si conficcava nel petto, ma Viviano non ebbe rimpianti, sapeva di aver dato tutto quello che aveva, almeno in quel momento, per quei colori, e per la sua cittĆ , Firenze.

L’inizio del sogno Premier

Il portiere, frastornato, non venne convocato nemmeno per il ritiro estivo dai siciliani. Per una porta, seppur dolorosa che si chiude perĆ², ce nā€™ĆØ sempre unā€™altra che si apre. Era il 2 settembre, il calciomercato agli sgoccioli. Dā€™improvviso il telefono del suo agente, Vigorelli, squillĆ². Dopo mesi di contatti, lā€™Arsenal aveva scelto il suo terzo portiere. Wenger, lā€™allora allenatore dei Gunners, voleva proprio lui, Emiliano Viviano ā€œSiamo contenti di averlo preso in prestito, ha esperienza ed ha giocato ad alti livelli, ci fornirĆ  una copertura eccellente nel ruoloā€.

Viviano durante un allenamento con la maglia dell’Arsenal

Per Viviano finisce lƬ, lā€™incubo di non essere riuscito a difendere ancora i pali della sua Fiorentina ed inizia un capitolo nuovo della sua carriera calcistica. Gli occhi di Emiliano si accesero, con il trasferimento a Londra, ecco lā€™inizio di una favola. Subito nella mente di Emiliano, fiorentino doc, tornĆ² quella notte del 27 ottobre 1999. Era un ragazzino, aveva appena 14 anni, ma quel capolavoro del Re Leone con indosso la maglia viola non puĆ² essere dimenticato, Batistuta zittƬ Wembley, ed i Gunners. Ma la sua avventura in Premier poi, si rivelĆ² tuttā€™altro che sorprendente. Il passaggio del giocatore nel club inglese non lasciĆ² il segno, zero presenze durante tutta la stagione. PerĆ², sebbene conquistato tra panchina e tribuna, Viviano vinse con lā€™Arsenal lā€™FA Cup, il piĆ¹ antico trofeo al mondo, e finora unico nella sua bacheca. ResterĆ  quella la gioia, Emiliano in una gara ufficiale non calpestĆ² mai il prestigioso campo dellā€™Emirates Stadium. Al termine della stagione, tornĆ² in Italia, nei rosanero, per poi ripartire, alla volta di Genova, sponda Samp.

Viviano festeggia la vittoria dell’FA Cup insieme ai suoi compagni Gunners

Una scelta, un’avventura senza rimpianti…

ā€œNon sono mai sceso in campo – disse Viviano -, ma lā€™ambiente era meraviglioso come me lā€™aspettavo, unā€™organizzazione pazzesca e degli stadi meravigliosi. Non ho assolutamente nessun rimpianto, in campo le cose non sono andate nel migliore dei modi, ma mi ĆØ servita, ho imparato tanto in Inghilterraā€.

ā€œNel giorno della presentazione allā€™Arsenal dissi che Wenger era uno dei migliori allenatori in Europa? – aggiunse il portiere – Non lo conoscevo ancora. Si pensa che buona parte del merito dellā€™Arsenal sia il lavoro da un punto di vista tattico, ma in realtĆ , ĆØ la qualitĆ  dei giocatori a fare la differenzaā€.

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