Numeri che fanno testo e che segnano l’andamento calante della compagine del Tyne and Wear nell’ultimo ventennio, culminato nella nuova e clamorosa retrocessione nella serie cadetta già citata. Un capolinea arrivato dopo una serie di miracoli sportivi e rimonte che avevano visto il Sunderland salvo quasi sempre per un soffio. Ma se, guardando anche stavolta alla storia, una retrocessione può sorprendere ma non sconvolgere, è quanto accaduto nella stagione 2017-2018 che ha dell’inedito: ventiquattresimo ed ultimo posto in Championship, con conseguente retrocessione in League One.
L’analisi ora si concentra su due punti. Il primo è che il Sunderland non era mai incappato nella sua storia in due retrocessioni consecutive, il che segna già un fattore di squilibrio importante. Il secondo è invece relativo al fatto che la formazione biancorossa non si era mai piazzata ultima nella Serie B d’Inghilterra. Per intenderci nel 1986-1987, la stagione che vide per la prima volta il Sunderland relegato nella terza divisione, i Black Cats retrocessero da terz’ultimi e soltanto all’ultima giornata. Tutto diverso dal fallimento del 2018, con discesa in League One da ultimi e con qualche turno di anticipo.
Un percorso a ritroso seguito anche dalla serie di successo Netflix Sunderland ‘Till I Die, che ha riunito il popolo sportivo attorno ad uno delle cause sportive più intense e seguite negli ultimi anni. Il programma ha seguito il cammino del Sunderland anche nella stagione 2018-2019, terminata con la beffa dell’eliminazione in finale play-off contro il Charlton. E il futuro? Per il momento la Championship resta lontana, la Premier invece sembra solo un lontano e dolce ricordo di un tempo andato. E chissà quando tornerà.