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Quella pippa di Igors Stepanovs: preso dall’Arsenal per uno scherzo a Wenger

3 ' di letturaL’uomo seduto a bordo campo pilucca dal cesto della frutta e indovina una pesca. La sua figura ĆØ sinuosa. I modi imperiosi e nobiliari, anche se sta soltanto tagliando via la buccia. Nel nord di Londra ĆØ giĆ  un basamento. Di lƬ a poco compirĆ  un’impresa ancora oggi senza eguali nella storia della Premier League. Sapete come si fa a vincere? Lui di sicuro sƬ. Serve sbagliare meno possibile. E ArsĆØne Wenger, a inizio millennio, non contempla nemmeno la parola “scivolone” all’interno del suo verboso vocabolario anglo – francese.

Nell’estate del duemila, tuttavia, anche l’infallibile alsaziano (sono ancora lontani in dissolvenza gli stenti delle ultime stagioni) inciampa su una buccia di banana di proporzioni stratosferiche. E volete sapere la parte migliore? A gettarla per terra, facendo ruzzolare il dinoccolato allenatore, ĆØ proprio la sua squadra. Un giorno, infatti, al training ground dei Gunners si presenta un difensore lettone, tale Igors Stepanovs. Il suo manager ha letteralmente fatto carte false per procurare il provino. Tuttavia ĆØ subito chiaro che dentro ad un’officina di Aston Martin, il modesto Igors si aggira con il fare maldestro di un’utilitaria di seconda mano.

Tagliamo corto: Stepanovs ĆØ un’autentica pippa. Nei primi cinque minuti di allenamento, quelli che di solito servono per inquadrare un calciatore, non la vede mai. Alto come una montagna, macchinoso all’inverosimile, il povero lettone va subito in difficoltĆ . Tuttavia, quel giorno, la Dea Bendata decide letteralmente di farsi un paio di giri di giostra con lui. “Tutti noi sapevamo – racconta Ray Parlour nella sua Bio (it’s only Ray Parlour’s) – che ogni nuovo difensore che arrivava veniva smontato subito da Martin Keown. Martin infatti detestava i competitors e in breve tempo avrebbe detto che si trattava di un acquisto inutile. CosƬ, per fargli uno scherzo, ci mettemmo d’accordo per esaltare il nuovo arrivato”.

Lo spettacolo che ne consegue assume le dimensioni della commedia comica. “Ogni volta che sfiorava il pallone i ragazzi in campo ed in panchina applaudivano e lo incitavano. Martin era perplesso: ma che state dicendo? Fa schifo! E, certo, Wenger non era l’ultimo arrivato: se ne sarebbe accorto presto anche lui. Per questo giocammo il nostro asso nella manica. Dennis Bergkamp, che era seduto in panchina proprio dietro ArsĆØne, cominciĆ² a gridare: Che fenomeno! Mai vista una cosa simile! Ma guarda come colpisce di testa! Che anticipo! Che tackle!”.

Ora, un uomo della cultura calcistica di Wenger difficilmente si fa perculare. Eppure, assistendo incredulo quanto Keown all’entusiasmo straripante di tutta la squadra e del suo pupillo Dennis, rimugina l’incredibile nella sua testa, mentre sfila via accanto al cesto della frutta.

“Quella sera – continua Parlour – ce ne andammo tutti a cena fuori e scherzammo con Keown. Martin se lo meritava, perchĆ© era un grande leader, ma in allenamento ci dava il tormento. Pensate che prima di ogni punizione o rigore calciava nel sedere Dennis dicendogli semplicemente: cosƬ sei preparato per quello che ti attende lĆ  fuori. Sono stati interi anni di calci nel sedere, quindi Dennis era particolarmente entusiasta di avergliela fatta. Certo non potevamo sapere quello che stava per accadere”. LEGGI ANCHE QUI

Ci siete ancora? Ottimo, tenetevi forte. “Una settimana dopo torniamo al London Colney per allenarci. Ad un tratto mi giro e scorgo Igors Stepanovs accanto a me. Ma tu che ci fai qui? Gli chiedo. E lui: mi hanno preso. Wenger mi ha fatto firmare un contratto di 4 anni. Non potevamo crederci. Il nostro scherzo si era trasformato in tragedia calcistica. Non per offendere nessuno, ma lui era diversi gradini sotto il livello medio della squadra. Era come se avessi portato mio fratello al campo d’allenamento. Tuttavia – conclude Parlour – a quel punto i giochi erano fatti. Non potevamo dire ad ArsĆØne quello che avevamo combinato”.

Igors all’opera in una delle rarissime volte in cui Wenger lo ha mandato in campo per disperazione

Pensate davvero che sia tutto? Non ancora. Poco tempo dopo i Gunners accusano un’incredibile penuria di difensori centrali. Praticamente si infortunano tutti. Chi resta disponibile? Igors, of course. Quale sarĆ  il suo match d’esordio? Una partitella tra amici, nulla di che. Old Trafford, Manchester Utd. “Quel giorno – ricorda Parlour – Dwight Yorke lo scherzĆ² in ogni modo. Finimmo il primo tempo 5-1 per loro. Avremmo potuto perdere 9-1 se non fosse stato per David Seaman e le sue parate clamorose. Il match finƬ 6-1 per lo Utd. Nel tunnel Wenger fumava rabbia e aveva gli occhi fuori dalle orbite. Ricordo che Yorke mi si avvicinĆ² e mi chiese: ma dove l’avete preso quel centrale? Imbarazzante. E io: ĆØ una lunga storia, lasciamo perdere“.

Da quel giorno Stepanovs vedrĆ  il campo con il telescopio orbitale. In tre anni collezionerĆ  la bellezza di 17 presenze. Il suo nome, tuttavia, resterĆ  per sempre scolpito a fuoco nella categoria “leggende” della Premier League, anche perchĆ© porterĆ  a casa una serie di trofei che lo vedranno Oscar per la categoria migliore attore non protagonista in maglia Gunners.

 

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Paolo Lazzari
Paolo Lazzari
Giornalista

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