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Perché Nottingham Forest e Derby County si odiano così tanto

3 ' di letturaNo, in principio non era mica così. Vero, le due città distano tra loro soltanto un pugno di km – 26, per la precisione – ma non è mai stata l’eccessiva vicinanza a sviluppare campanilismi viscerali.

Nottingham e Derby: due facce opposte di una medaglia che non smette di roteare su se stessa, in attesa di atterrare sul lato del vincitore. Eppure, sul finire del 1800, non esistevano ragioni davvero valide per odiarsi. A Derby c’erano tre squadre – il County, il Junction e il Midland – mentre la maggiore rivalità del Forest era quella con il Notts County.

Le cose vanno avanti così per un bel pezzo. Anche quando il Derby Junction scompare – e viene assorbito nel County – nessuno ci pensa davvero seriamente, a questa faccenda dell’acredine reciproca.

L’odio però – anche quello sportivo – è un pensiero che infesta la mente a tradimento, quando non lo aspetti. E c’è sempre un detonatore in grado di farlo deflagrare all’improvviso. Nel caso del Forest e del Derby quell’innesco ha un nome ed un cognome: Brian Clough.

Nel 1967 un giovanissimo Clough – appena 32 anni – finisce sotto contratto con il County, la squadra del cuore. Ha smesso da poco di giocare a calcio, poiché è stato flagellato dagli infortuni: un vero peccato perché – tra Boro e Sunderland – si era dimostrato un prospetto estremamente prolifico. In pochi ricordano il Clough calciatore, perché le gesta sulle panchine – ed è questo il pomo della discordia – hanno offuscato quello che è stato in grado di fare prima. Che, tra l’altro, corrisponde a qualcosa come 251 goal in 274 partite, spalmate su 9 anni.

Torniamo al Derby. Con Brian, in panchina, siede l’amico e osservatore Peter Taylor. L’impatto del duo è devastante: prima riportano il club in First Division, poi – nella stagione 1971-72 – sollevano il primo titolo nazionale dopo 88 anni di attesa. Anche la conseguente avventura in Coppa dei Campioni è esaltante, ma la Juventus la ferma con un 3-1 a Torino (0-0 in Inghilterra), provocando l’ira di Clough, che si rifiuta di parlare con la stampa italiana ed afferma che la partita è stata truccata dagli italiani.

I due lasceranno il Derby per via di una serie di insanabili dissidi con il presidente Sam Longson e dopo un passaggio a vuoto al Brighton & Hove Albion, si separeranno. Taylor resta ai Seagulls sostituendo Brian nelle vesti di allenatore, mentre Clough passa alla squadra che ha sempre odiato: il Leeds United orfano del totem Don Revie. Sarà il punto più basso della carriera di Brian, costretto fin da subito a destreggiarsi tra ammutinamenti di massa e l’impossibilità di plasmare a sua immagine una squadra così distante dai suoi valori.

Il 6 gennaio 1975, tuttavia, la storia si riavvolge. La coppia Clough – Taylor si ricongiunge alla guida del Nottingham Forest: qui confezionano una serie di miracoli sportivi che li consegnano alla gloria imperitura. Una promozione in first division. Un titolo nazionale. Il Community Shield. E, soprattutto, due coppe dei campioni di fila.

Brian Clough e Peter Taylor: gli amici che riscrissero la storia

Osservatela bene: la crepa nasce proprio qui. Per i tifosi del County, Brian Clough sarà sempre il loro allenatore: il Derby è la sua squadra del cuore, da quando è nato. Quelli del Forest rivendicano l’associazione del club all’icona Clough con altrettanta forza. Un odio che si avvita intorno all’appartenenza di un manager sensazionale.

A peggiorare le cose si sono aggiunte le storie di Nigel Clough – il figlio di Brian – e del manager Billy Davies. Quest’ultimo, esonerato dal Derby nel 2007, venne ingaggiato dal Forest due anni dopo e, tra l’altro, riuscì a portar via al County alcuni ottimi giocatori. Nigel, invece, venne preso dal Derby, compiendo un percorso inverso rispetto a quello del padre.

Come se non bastasse, ad un certo punto ci si mette anche il buon Peter Taylor. Nel 1981-82 annuncia il ritiro ed abbandona – pare definitivamente – l’amico Brian Clough. Poi il colpo di scena: completamente a sorpresa decide di accettare la panchina del Derby County, dove rimane fino al 1983-84, portandosi dietro anche la decisiva ala sinistra John Robertson. Una scelta che segnerà la fine della pluriennale amicizia tra Clough e Taylor. E soffierà sulle ceneri ancora ardenti di un odio mai sopito, rinfocolandolo.

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Paolo Lazzari
Paolo Lazzari
Giornalista

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