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Campioni, leggende o forse molto più: i tre migliori acquisti estivi della storia del Chelsea

3 ' di letturaL’ufficialità degli arrivi di Werner e Ziyech al Chelsea ha già infiammato il mercato dei Blues, che negli ultimi anni hanno proprio beneficiato della sessione estiva per piazzare i propri colpi migliori. Profili che hanno scritto la storia del club, fuoriclasse che spesso hanno cambiato il corso delle competizioni a cui hanno preso parte, giocatori leggendari, che hanno iniziato la propria avventura al Chelsea proprio nella stagione più calda dell’anno.

3 – Eden Hazard

Fresco della vittoria della sua prima Champions League, il 4 giugno 2012 il Chelsea ufficializza l’arrivo del giovane Eden Hazard, promettente esterno belga prelevato dal Lille per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. Si tratta del giocatore belga più pagato di sempre, un prospetto da già 194 presenze e 54 gol con altrettante vittorie in Ligue 1 e Coupe de France. L’avventura di Hazard a Londra sarà sensazionale, sette stagioni da 352 presenze e 110 gol che l’hanno inserito nella storia del club più glamour d’Inghilterra, con cui ha vinto due Premier League, una FA Cup, una Coppa di Lega e due Europa League, di cui l’ultima da assoluto protagonista prima di lasciare la capitale inglese e volare a Madrid, sponda Real.

2 – Didier Drogba

Siamo nell’estate 2004. José Mourinho ha appena vinto la Champions League con il suo Porto, che proprio dopo il trionfo nella massima competizione europea lascia per andare al Chelsea. Mou ha bisogno di rinforzare una squadra che ha intenzione di riportare in alto, tanto in patria quanto nel continente. Lo Special One mette gli occhi su un attaccante ivoriano del Marsiglia, un gigante da trentadue reti complessive nella precedente stagione: Didier Drogba. Quel trasferimento, costato 26 milioni di sterline al Chelsea, è la consacrazione definitiva per Drogba, che magari non segna molto ma ha un’importanza vitale nell’undici dei Blues, che nella stagione del suo arrivo riescono a trionfare in Premier a cinquant’anni di distanza dall’ultima volta.

Drogba
Didier Drogba, icona del Chelsea

L’anno dopo è ancora un successo in Inghilterra ma, la stagione migliore per Drogba, è di certo la penultima: la 2011-2012. È un’annata di alti e bassi, con delusioni e incertezze, dubbi e preoccupazioni. Basta una notte però al numero undici ivoriano per dimenticare definitivamente difficoltà. È la notte dell’Allianz Arena, la finale di Champions che il Chelsea insegue da sempre, e che ha lasciato con tanti dolori nelle stagioni precedenti. Drogba la decide in ogni senso: prima riesumando i suoi con un colpo di testa allo scadere che vale il pareggio sul Bayern Monaco, poi tirando il tiro di rigore definitivo nella lotteria finale, dopo aver sentito un gelido brivido per il fallo commesso in area su Robben, ipnotizzato da Cech, nei tempi supplementari. Drogba dopo quel leggendario successo lascerà il Chelsea, passando allo Shangai Shenhua e poi al Galatasaray. Al Chelsea tornerà nel 2014, chiudendo definitivamente i conti con i Blues con l’ultima vittoria in Premier League ed uno score di 381 presenze e 164 reti.

1 – Frank Lampard

Frank Lampard, il giocatore più iconico della storia del Chelsea, nonché suo attuale allenatore 

Bastano il grande apprezzamento di Claudio Ranieri e undici milioni di sterline per strappare Frank James Lampard Jr al West Ham nell’estate 2001. Parliamo di un giovane centrocampista offensivo da quasi duecento presenze in carriera, il figlio di un ex giocatore proprio degli Hammers di cui è un grandissimo tifoso. Quello realizzato dal Chelsea è il colpo più geniale della sua storia, il trasferimento del giocatore più iconico, importante e, forse, forte di sempre. Saranno tredici anni di successi ma anche di delusioni, come quella della finale di Champions League persa contro il Manchester United nel 2008. Lampard con la maglia dei Blues riuscirà a vincere tre Premier League, quattro FA Cup, due Coppe di lega, due Community Shield, un’Europa League ed una Champions League. Nel 2014 l’addio ed il passaggio al Manchester City, con cui punirà proprio il suo ex club con un gol il 21 settembre 2014. Con 648 presenze e 211 reti è il terzo giocatore più presente e il più prolifico di sempre. E chissà che, anche dalla panchina su cui siede dalla scorsa estate, l’uomo leggendario per antonomasia dalle parti di Stamford Bridge riuscirà a scrivere la stessa, indimenticabile, storia vissuta da calciatore.

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