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La top 10 dei peggiori acquisti invernali della Premier League…dal 2000 in poi

4 ' di lettura 

Ora che si è chiusa questa finestra di mercato invernale è tempo di bilanci per le squadre inglesi, qualche buon acquisto qualche altro meno. Se c’è una questione costante nel calciomercato quella è sicuramente il “bidone”: calciatore, noto o sconosciuto che sia, sicuramente scarso. Vi siete mai chiesti chi sono i più grandi bidoni arrivati a gennaio nel calcio inglese? Oggi vi diamo la nostra personale top 10 dal 2000 in poi.

10. Dong Fangzhuo (Dal Dalian Shide al Manchester United, 2004)

Il giovane Dong, allora diciannovenne, attira l’interesse dei Devils che lo mettono sotto contratto nella finestra invernale 2003/2004. Piccolo problema: l’attacante cinese non può giocare perché non riesce ad ottenere il permesso di lavoro. Viene girato in prestito al Royal Antwerp, squadra della prima divisione belga, dove si mette in mostra: 71 presenze e 34 centri. Alla fine il permesso glielo daranno, due anni dopo, nel dicembre 2006. Una sola presenza in Premier League al costo di 500.000 sterline. Mica male alla fine.

9. Georgios Samaras (Dall’Heerenveen al Manchester City, 2006)

In quella stagione gli occhi del City sono puntato sul campionato olandese, tanti attacanti promettenti e la squadra ne ha bisogno. La dirigenza citizens si trova ad un bivio: puntare sul greco Samaras o sull’olandese Kuyt. Scelta sbagliata. Per Georgios 8 gol in 3 stagioni, mentre l’altro, Dirk, rimane un bellissimo ricordo per un’altra tifoseria inglese. Quando si dice sliding doors.

8. Diego Forlan (Dall’Independiente al Manchester United, 2001)

Nel Gennaio 2002 Forlan approda in Europa, Fergurson lo apprezza ma in campo si pesta i piedi con Van Nistelrooy. I due sono chiaramente incompatibili e Ruud è chiaramente il favorito. Magre statistiche per l’uruguagio: 98 presenze e 17 gol. Veramente lontano dall’attaccante micidiale visto sui campi spagnoli.

7. Juan Cuadrado (Dalla Fiorentina al Chelsea, 2015)

A Firenze Cuadrado faceva ballare le difese e tutti se lo ricordano. Il colombiano passa ai blues per 23 milioni di sterline ma non sarà capace di replicare a Londra ciò che aveva mostrato in Serie A. Magra consolazione per il Chelsea aver ripreso gran parte dei soldi spesi dopo averlo venduto alla Juventus per 20 milioni di Euro. Probabilmente la Premier non è il campionato adatto a lui.

6. Kostas Mitroglou (Dall’Olympiakos al Fulham, 2014)

Individuato come il giocatore capace di fornire centri e punti per salvare il Fulham dalla retrocessione, Kostas ha certamente fallito. Appena 3 presenze e senza metterla mai in fondo alla rete. Ritorna all’Olympiakos la stagione successiva e ne segna 16 in 24 appearances. Altre leghe altri livelli.

5. Guido Carrillo (Dal Monaco al Southampton, 2018)

 

Quando hai 75 milioni di sterline da spendere puoi fare acquisti azzardati. Dopo la cessione di Van Dijk al Liverpool, nella stessa finestra i Saints acquistano per 19 milioni Carrillo. La punta argentina aveva contribuito l’anno precedente alla vittoria monegasca del titolo francese. Un buco nell’acqua a Southampton: 9 presenze e poi girato in prestito al Leganes la stessa estate. Buttare un po’ di soldi era davvero inevitabile?

4. Afonso Alves (Dall’Heerenven al Middlesbrough, 2008)

I dirigenti del Boro erano di sicuri di fare un affare assicurandosi per 12 milioni e mezzo una nuova stella del calcio brasiliano. 48 presenze con altrettanti centri nei Paesi Bassi. Parte bene segnandone 6 da Gennaio a fine stagione. Male quella successiva che culminerà con la retrocessione del Middlesbrough. Verrà comunque ricordato per la tripletta nel roboante 8 a 1 inflitto al Manchester City, quello prima degli sceicchi ovviamente.

3. Chris Samba (Dall’Anzi Makhachkala al QPR, 2013)

Il QPR lo considera il difensore perfetta per rimettere a posto una difesa mal assortita. 12 milioni anche per lui, trattativa portata al termine nel deadline day. Retrocessione centrata e Chris se torna in Russia a fine stagione. La cosa che più sorprende è lo stipendio da top club pagato al congolese: 100,000 sterline a settimana. E pensare che poche settimane prima di ingaggiarlo Harry Rednkapp, allora allenatore, dichiarò ” Non si dovrebbero pagare stipendi importanti quando hai uno stadio da solo 18,000 persone”.

2. Andy Carroll (Dal Newcastle al Liverpool, 2011)

Arriva per 35 milioni di sterline ma non si adatterà mai al gioco dei Reds. 11 centri in 58 presenze il risultato di 18 mesi miserabili ad Anfield. Menomale che nella stessa sessione il Liverpool acquista un tale Luis Suarez.

1. Savio Nserenko (Dal Brescia al West Ham, 2009)

Comprato dal Brescia per 9 milioni, gli danno la 10 degli Hammers, dopo la partenza di Bellamy al City. 4 anni e mezzo di contratto. Dire che Upton Park credevano in lui è dire poco. 1 presenza da titolare, 9 dalla panchina, più o meno un milione a presenza. Dopo sette mesi lo rispediscono in Italia, alla Fiorentina. Peccato non averlo visto di più in Premier League, sicuramente ne avremmo viste delle belle. Basti sapere che pochi anni dopo, nel 2012, il calciatore ugandese finse il suo stesso rapimento. Bad Boy for sure.

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