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venerdì 19 Aprile 2024
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Guida agli stadi di Londra: strade, quartieri, pub e molto altro

11 ' di letturaIl Calcio a Londra è magia allo stato puro. Il sogno di ogni appassionato è il classico tour degli stadi, a spasso per la città, a zonzo per i quartieri, tra la gente e i tifosi che ogni weekend affollano le strade che si vestono a festa. Gli stadi sono incastonati tra le vecchie case vittoriane, che ne condividono le mura stringendo un legame indissolubile tra la squadra e il popolo. Mettetevi comodi e preparatevi a vivere un’avventura folle, straordinaria e indimenticabile. Oyster Card sempre a portata di mano, macchina fotografica e tanta tanta curiosità, si parte. Ah non dimenticate l’ombrello! Cielo color polvere che sembra debba cadere in testa da un momento all’altro e nuvole minacciose ci danno il buongiorno.

EMIRATES STADIUM – Arsenal

Il nostro viaggio ha inizio dal Nord di Londra, dove fa ancora più freddo rispetto al resto della città. L’Emirates Stadium è la casa dell’Arsenal dal 2006, anno in cui i Gunners lasciarono per sempre il vecchio e storico impianto di Highbury, il salotto da tè del calcio britannico. L’Arsenal era troppo grande e Highbury era troppo piccolo. L’Emirates è ubicato in Hornsey Road N7 7AJ, ha una capienza di 60.260 spettatori ed è uno stadio all’avanguardia. Varcare i cancelli dell’Emirates è emozionante e fa sempre un certo effetto, ma quando ci siede sui quei comodi e spaziosi seggiolini rossi la nostalgia prende il sopravvento. Chi ha avuto il piacere e la fortuna di assistere anche solo a una partita nel vecchio stadio capirà. Bisogna fare pace con il passato, guardare avanti e curarsi del presente. Secondo alcuni tifosi i Gunners hanno svenduto parte della loro identità, secondo altri era un passo doveroso per rimanere al passo con i tempi. Per giungere in prossimità dello stadio si arriva sino alla stazione della Tube di Arsenal, linea blu della Piccadilly Line oppure fermata di Highbury & Islington servita dall’Overground, la linea arancione che viaggia in superficie.

Da qui si può intraprendere una piacevole passeggiata tra le case del North-London tagliando per Highbury Fields, un grande spazio verde che si estende per 11,75 ettari da Nord di Highbury Corner fino a Highbury Barn. I cannoni che si trovano nel piazzale antistante lo stadio richiamano il logo dei Gunners, nome anche dello storico pub. Il The Gunners, sito al 204 di Blackstock Road è il luogo ideale per vivere l’autentica atmosfera del pre-partita in compagnia dei tifosi locali. E’ tempo di lasciare Ashburton Grove per spingersi ancora più a Nord sino a quella che è stata ribattezzata la Grande Londra, che con il tempo ha inglobato gli altri quartieri della Capitale britannica.

THE HIVE – Barnet

Il The Hive è uno stadio per veri appassionati, per arrivare alla piccola casa del Barnet basta inserire Camrose Avenue HA8 6AG su Maps e il gioco è fatto. Si scende con la metro a Quennsbury Station, servita dalla Jubilee Line, linea grigia. Una volta fuori dalla stazione della metro è sufficiente seguire le indicazioni per Turner Road, svoltare alla prima a destra e in pochi minuti si raggiunge il The Hive Stadium. Lo stadio inaugurato nel 2013 ha una capienza di 5.176 posti, sorge lontano dal caos della città, immerso nella tranquillità del sobborgo sobborgo di Harrow, una delle zone più residenziali di Londra. Per fare amicizia con i tifosi locali segnatevi l’indirizzo del Regency Pub, sito al 18-21 di Queensbury Station Parade.

GRIFFIN PARK – Brentford
La terza tappa ci porta nell’Ovest londinese, dalle parti del mitico Griffin Park, una perla rara che vale assolutamente la pena di visitare, ad ogni costo. Brentford, zona incantevole dove la gente vive sulle barche attraccate sul fiume Brent. La stadio del Brentford è uno dei più caratteristici d’Oltremanica, costruito in mezzo alle casette con le tende tutte uguali, che quasi ci si confonde. Costruito nel lontanissimo 1904 è famoso per avere un pub ad ogni angolo. Il primo è il The Griffin, situato all’angolo tra Braemar Road e Brook Road, il secondo è il The Princess Royal, che si trova all’angolo tra Braemar Road e Ealing Road; il terzo è il The New Inn, ubicato all’angolo tra New Road e Ealing Road, il quarto e ultimo pub si chiama The Brook e sorge all’angolo tra New Road e Brook Road.

L’indirizzo del Griffin Park è Braemar Road TW8 0NT e il terreno di gioco prende il nome dal grifone del logo della Fuller’s Brewery, che si trovava nella zona su cui è stato edificato lo stadio. Con una capienza di 12.763 spettatori è uno degli impianti più affascinanti del panorama britannico, ma purtroppo anche il Brentford ha deciso di fare un passo verso la modernità dicendo addio al Griffin Park, chiuso alla fine della stagione 2019/2020. Per raggiungere la struttura scendere alla piccola stazione di Brentford, servita dalla South Western Railway, per la tratta è possibile l’utilizzo della Oyster Card.

THE VALLEY – Charlton Athletic

Altro giorno, altro stadio. A due passi dal Meridiano di Greenwich si vive un’atmosfera genuino, fatta di locali dove assaporare il miglior Fish & Chips della città e pub della vecchia scuola con la moquette verde e il bancone del bar appiccicoso. Si arriva a North Greenwich Station, servita dalla Jubilee Line, usciti dalla stazione della metro ci si trova dinanzi alla famosa O2 Arena, struttura che ospita concerti e manifestazioni. Prendere il Bus 472 con destinazione Thamesmead, ne passa uno ogni 12 minuti circa. Si fa capolinea al settimo stop, Charlton Station Woolwich Road. Il Charlton Athletic nelle partite casalinghe si esibisce al The Valley, altro gioiello incastonato tra le antiche case londinesi. Situato in Floyd Road SE7 8BL lo stadio vanta 27.111 posti a sedere ed è stato inaugurato nel 1919. Verso la metà degli anni ottanta il Chartlon abbandonò lo stadio in seguito a delle vicissitudini finanziarie che costrinsero il club a giocare altrove fino al 1992, anno in cui gli Addicks tornarono in uno stadio messo a nuovo.

Davanti all’ingresso principale del The Valley potrete ammirare la statua di Sam Bartram, leggendario portiere del Charlton che con i londinesi collezionò la bellezza di 579 presenze. Poche ore prima della partita le vie attorno al The Valley si colorano di rosso, l’odore di birra appena spillata al Royal Oak Pub, sito in 54 Charlton Lane. accompagna i tifosi sino ai cancelli d’ingresso e spesso si vedono bambini che vendono caramelle fuori dalle case. Atmosfera da vecchio villaggio inglese. Imperdibile.

STAMFORD BRIDGE – Chelsea 

E’ una bellissima giornata dal cielo terso e non c’è miglior cosa che avventurarsi in una nuova tappa del nostro fantastico viaggio che ci porta in una delle zone più aristocratiche della città. Si arriva alla stazione di Fulham Broadway, servita dalla District Line, basta svoltare l’angolo ed ecco lo Stamford Bridge. Indirizzo preciso: Fulham Road SW6 1HS. Con una capienza massima di 41.837 spettatori lo stadio del Chelsea è uno dei più centrali della capitale britannica. Inaugurato nel 1905 in una partita di Second Division lo Stamford Bridge fu acquisito nel 1896 da due giovani imprenditori, i fratelli Mears, con l’intento di farci giocare il Fulham che però declinò l’invito. I neo proprietari dovettero scegliere se vendere il terreno appena acquistato o fondare una nuova squadra. Fu così che nacque il Chelsea Football Club. Siamo nella culla dello Swinging London, quella che negli anni sessanta ospitava la Londra bohémienne. Fu un periodo di ottimismo ed edonismo accompagnato dalla rivoluzione culturale simboleggiata da alcune icone e celebri personaggi della musica che spesso si recavano allo Stamford Bridge per assistere alle partite dei Blues.

Il quartiere è noto per i negozi e i ristoranti raffinati, nonché istituzioni culturali come il Royal Court Theatre ubicato a Sloane Square. Dopo le partite del Chelsea la folla si disperde nei pub, tra cui il Brogan’s Irish Bar, sito al numero 1 di Fulham Road, e lungo le via principale dello shopping. Kings Road è la strada che Re Carlo II percorreva a cavallo verso Hampton Court, uno dei palazzi reali della città, che negli anni a venire è divenuto il luogo di incontro di artisti e intellettuali. E’ ora di lasciarci alle spalle il ricordo dello Swinging London per catapultarci nel profondo Sud.

SELHURST PARK – Crystal Palace

Il South-London è una meravigliosa scoperta, dove respirare a pieni polmoni e correre in uno dei tanti parchi, uno su tutti il Crystal Palace Park, dove in origine si giocava la finale di FA Cup. Da un’idea dell’architetto scozzese Joseph Paxton che su commissione del Principe Alberto, fece costruire il Palazzo di Cristallo, ebbe origine il Crystal Palace, la squadra che rappresenta con orgoglio il Sud londinese. Il capolinea è la stazione di Crystal Palace, servita dall’Overground, metro che viaggia in superficie. Una volta usciti dalla vecchia stazione costruita con il classico brick britannico, ci sono diverse soluzioni. Potete salire su uno dei tanti Bus che vanno verso lo stadio(157 o 249) oppure farvi una bella sgambata su e giù per i classici sali e scendi della zona.

Il Selhurst Park, situato in Selhurst Road SE25 è costruito in salita, o in discesa a seconda da dove si arriva. Per varcare il vecchio cancello basta aprire la porta di casa e attraversare la strada, le mura delle abitazioni si fondono con quelle dello stadio, che ha una capienza di 25.456 spettatori, quando gioca il Palace sembrano almeno il doppio. Da queste parti si respira una delle atmosfere più belle di tutta la Premier LeagueSouth London and Proud è il motto del club, che riprende gli antichi valori della comunità, che prima delle partite si ritrova nei pub sparsi qua e là nel quartiere. Uno dei più frequentati è il The Albion, sito al 26 di High Street South Norwood, ottima selezione di birre locali. Lasciamo il Sud di Londra e prepariamoci a visitare un altro stadio.

VICTORIA ROAD – Dagenham & Redbridge

Le foglie degli alberi che cambiano colore e il venticello suona che una dolce melodia, compongono la colonna sonora del nostro viaggio verso lo stadio del Dagenham & Redbridge. La squadra è il risultato della fusione di ben quattro club: l’Ilford, il Leytostone, il Walthamstow e il Dagenham. Lo stadio, il Victoria Road, è un gioiellino da ammirare con una capienza di 6.078 spettatori, ubicato in Victoria Road RM10 7XL. Fare capolinea con la metro Dagenham East Station, servita dalla District Line e in dieci minuti circa si arriva allo stadio. L’impianto fu inaugurato nel 1917. Se avete intenzione d calarvi nell’atmosfera insieme ai tifosi più veraci dei Daggers il The Eastbrook sito al numero 835 di Dagenham Road, è quello che fa per voi.

CRAVEN COTTAGE – Fulham

Questa è forse la parte più attesa del viaggio, quella romantica, affascinante, il sogno di ogni appassionato di calcio. Nelle cose da fare almeno una vota nella vita ci deve sicuramente essere una visita al Craven Cottage. Basta solo il nome per far battere il cuore e suscitare sentimenti nostalgici, nascosti tra le pagine ingiallite dei vecchi libri che raccontano il calcio di una volta. Si scende alla stazione di Putney Bridge, servita dalla District Line. Le nuvole si dileguano, il cielo apre uno squarcio e il sole torna a splendere timido illuminando il sentiero composto da foglie secche. Ripercorrendo i passi di Anna Bolena, conosciuta come la Lady d’Irlanda, ci si addentra nel Bishop’s Park, un angolo intimo e silenzioso, dove le querce secolari nascondono i tetti dei vecchi caseggiati, che un hanno mantenuto uno stile unico e intatto.

Là dove lo sciabordio delle onde del Tamigi va a sbattere con veemenza sulla terra umida, si scorgono i riflettori dello stadio. Percorrendo Stevenage Road si respira l’aria di un’epoca diversa e attraverso i mattoni a vista delle case vittoriane sembra di intravedere ancora Sir Arthur Conan Doyle, affacciato a una delle finestre mentre cerca l’ispirazione per scrivere il prossimo capitolo del suo romanzo. Lo stadio fu costruito sul terreno dove nell’ottocento sorgeva il cottage di William CravenVI barone Craven, negli anni è stato ristrutturato ma ha sempre mantenuto l’essenza unica che lo rende uno degli stadi più belli del mondo. Il cottage è ancora lì, tra le tribune dello stadio. Tremendamente affascinante.

La casa del Fulham ha una capienza di 24.500 spettatori, sempre tutto esaurito, anche per il gran numero di visitatori che attira durante tutto l’arco della stagione. Comprando un biglietto per la Johnny Haynes Stand è possibile sedersi su uno dei vecchi seggiolini in legno ultra centenari. Fascino senza tempo. Il nome tribuna lo si deve a di John Norman Haynes, detto Johnny, che fu il giocatore più rappresentativo nella storia del Fulham, collezionando la bellezza di 657 presenze con la maglia dei Cottagers. All’esterno dello stadio c’è anche una statua in suo onore, che veglia sul quartiere dove le case hanno i fiori alle finestre e il calcio si gioca tra le case. Un’altro pezzo importante di storia è il The Eight Bells, sito al numero 89 di Fulham High Street, pub risalente al 1629, se avete tempo fateci un salto. Indirizzo del Craven CottageStevenage Road SW6 6HH.

BRISBANE ROAD – Leyton Orient

Il Leyton Orient è la squadra del quartiere, uno dei più poveri della città, quella parte che vive ai margini di Londra, dove fino a qualche anni fa non si badava nemmeno più a cambiare le lampadine fulminate dei lampioni. Affitti bassi, case popolari e un concetto di comunità fortissimo. Andando a zonzo per le strade si respira aria buona, il vento ha appena spazzato via le nuvole, lasciando l’odore invitante del tikka masala, comunemente conosciuto come pollo al curry. Da queste parti lo si trova un po’ovunque nei ristoranti indiani e nei mercati vicini. E’ Il tipico piatto indiano a base di carne di pollo che viene servita assieme a una delicata e cremosa salsa speziata di colore arancione, a base di pomodoro, panna e ovviamente con una sostanziosa aggiunta di curry.

Il Brisbane Road, situato nell’omonima via Brisbane Road E10 5NF ha una capienza di 9.721 spettatori, ma a molti di quelli già presenti sugli spalti, si aggiungono gli abitanti delle case costruite praticamente dentro lo stadio, per vedere la partita basta affacciarsi alla finestra. Per immergervi a pieno nel contesto un salto al pub Birkbeck Tavern, sito al 45 di Langthorne Road, è d’obbligo. Una realtà lontana dai grandi palcoscenici della Premier League, ma sicuramente degna di essere vissuta per l’unicità che la racchiude. Per arrivare a destinazione scendere alla stazione di Leyton, servita dalla Central Line.

THE DEN – Millwall

La Londra che vediamo in televisione è decisamente un’altra cosa. Lontano dagli occhi curiosi dei turisti e dai negozi di abiti firmati esiste un mondo differente, segnato della Crisi del 1929. La punta dello Shard cerca di farsi largo tra la miriade di comignoli fumanti, che ricordano la Rivoluzione Industriale. South Bermonsdey è rimasta tale e quale: cupa, tetra e isolata. Il Millwall è considerata da tutti la squadra dei cattivi, ma per conoscere più a fondo questa realtà bisogna partire da lontano, da quando l’Isle of Dogs(Isola dei Cani) dava da mangiare a tutto il paese. Poi fu indetto quel maledettissimo sciopero a cui gli operai del Millwall rifiutarono di partecipare e fu l’inizio della fine. Ma questa è un’altra storia.L’indirizzo preciso è Zampa Rd SE16 3LN, ci si arriva facilmente e in poco tempo, fermata di South Bermonsdey, servita dalla Southern, molto ben collegata con London Bridge e Beckenham Juction.

Una volta usciti dalla stazione si gira a sinistra e poi si percorre il famoso sottopasso, che separa la terra di mezzo dal resto della città. Il The Den ha una capienza di 20.146 spettatori e ha preso il posto del vecchio Old The Den. La tana dei leoni del Millwall, in perfetto stile con la storia del club, non è certo un posticino raffinato o un locale grazioso dove comprare calamite da attaccare al frigo. No one likes us, we don’t care è il celebre slogan dei tifosi che si traduce letteralmente Non piacciamo a nessuno, non ci interessa, e questo la dice lunga. Nelle giornate più fredde ci si ritrova al leggendario Millwall Cafe per sorseggiare un caffè, una brodaglia acquosa dove è consigliabile mettere tre bustine di zucchero, almeno.  Se preferite una bella pinta di birra il The Blue Anchor, sito in 251 Southwark Park Road, è il posto giusto.

KIYAN PRINCE FOUNDATION STADIUM – Queens Park Rangers

Quello che fino a poco tempo fa era conosciuto da tutti come Loftus Road nell’estate 2019 è stato ribattezzato Kiyan Prince Foundation StadiumKiyan Prince era giovane promessa del settore giovanile del Queens Park Rangers che purtroppo perse la vita nel 2006 durante una rissa in cui difese un ragazzo vittima di bullismo. Lo stadio degli Hoops è situato nell’Ovest londinese, precisamente in South Africa Road W12 7PJ, si scende alla fermata della metro di White City, servita dalla dalla Central Line. In una decina di minuti a piedi si raggiunge l’impianto che ha una capienza di 18.439 spettatori. Il Kiyan Prince Stadium, inaugurato nel 1917, è una casa calda e accogliente che si mimetizza tra le mura delle abitazioni. Per godersi la vigilia del match ed entrare in clima partita è consigliata una sosta al pub Queens Tavern al 121 di South Africa Road.

Le luci dei riflettori penetrano attraverso le tende delle finestre mentre il boato dei tifosi anima un quartiere sornione. L’odore dell’erba appena tagliata si mischia all’odore celestiale del cibo caraibico del vicino Shepherd’s Bush Market. Il mercato aperto intorno al 1914 è uno dei più caratteristici della capitale britannica, dove si trova ogni genere di diavoleria, tra cui vestiti, articoli per la casa, strumenti musicali e frutta esotica. Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18, chiuso la domenica.

TOTTENHAM HOTSPUR STADIUM – Tottenham Hotspur

Le nuvole corrono veloci e iniziano a cadere le prime gocce che spazzano via la fuliggine dalle tegole delle case, sovrastate dal nuovissimo Tottenham Hotspur Stadium, che ha preso il posto dell’ormai vecchio e demolito White Hart Lane. Il nuovo stadio è stato inaugurato nell’ aprile 2019 nella partita vinta dagli Spurs contro il Crystal Palace, l’impianto ha una capacità di 62.303 spettatori ed è il secondo stadio più capiente della Premier League, alle spalle di Old Trafford ed il terzo stadio più grande di Londra, dopo Wembley e Twickenham. La costruzione del Tottenham Hotspur Stadium è al centro del Northumberland Development Project, progetto della durata di vent’ anni che ha l’obiettivo di riqualificare il quartiere di Tottenham.

Per arrivare da queste parti si arriva con la metro sino a Seven Sister. servita dalla Victoria Linelinea azzurra, poi basta salire sull’autobus 279 per Waltham Cross(ne passa uno ogni 12 minuti) che vi condurrà direttamente fuori dallo stadio, ricordatevi di scendere alla settima fermata. Lontano dalla quiete di Fulham e dalla tranquillità di Brentford in questo quartiere si vive alla giornata. I muri scoloriti delle case popolari di Park Lane portano in grembo i segni del tempo e i baracchini di frutta e verdura regalano un tocco di colore, anche nelle giornate più uggiose.

Passeggiando tra le mosche e le sinagoghe è evidente come tutti facciano il tifo per gli Spurs. Qui il Tottenham è una religione. Ci troviamo in una delle zone più multiculturali di tutta europa, si parlano più di 300 lingue diverse e il melting pot di culture e religioni crea quel cosiddetto sano caos che contraddistingue questa parte del Nord di Londra. Non dimenticatevi di fare una capatina al pub di riferimento per assaggiare una birra locale, il No.8 si trova al 724-726 di High Road.

LONDON STADIUM – West Ham United

Il tremendo senso di nostalgia per il defunto Boleyn Ground ci accompagna nell’East London. Dove un tempo c’era la vecchia casa degli Hammers sorgerà un complesso residenziale, già in costruzione. L’odore della birra appena fuori dalla stazione di Uptnon Park si mischiava agli incensi del Queen’s Market, tappa fissa prima di percorrere Green Street che portava al Boleyn. ll London Stadium è decisamente un’altra cosa, più grande e all’avanguardia, ma non ditelo ai tifosi del West Ham, che ad Upton Park hanno lasciato un pezzo di cuore. Per rivivere parte dell’atmosfera del tempo si può sempre fare tappa al The Boleyn Tavern, il pub per eccellenza sito al numero di Barking Road, proprio a due passi dal vecchio stadio. Situato in Queen Elizabeth Olympic Park E20 2ST il nuovo stadio, inaugurato nel 2016, ha una capienza di 60.000 spettatori ed è raggiungibile con l’ausilio della Central Linelinea rossa. Si scende alla stazione Stratford, crocevia di turisti e amanti dello shopping che fanno tappa al centro commerciale di Westfield Stratford.

Proseguendo in direzione dell’incantevole Queen Elizabeth Olympic Park non vi sarà difficile iniziare a scorgere il London Stadium già da molti metri di distanza. Continuate a camminare tenendovi la piscina olimpionica sulla sinistra e verrete sopraffatti dalla grandezza della nuova casa del West Ham. Per riconciliarvi con il passato e godervi il presente fate un salto al The Carpenters Arms, ubicato in Carpenters Road nel quartiere di Stratford.

THE KINGSMEADOW – AFC Wimbledon

Wimbledon non si vive di solo tennis, l’AFC Wimbledon da queste parti è una vera e propria istituzione. Siamo nel borgo di Kingston Upon Thames, uno dei più suggestivi e incantevoli della città, a cavallo tra il Tamigi e la natura londinese. Il Kingsmeadow, è in grado di ospitare fino a 4.500 persone e spicca tra le casette a schiera con le porticine colorate. Lo stadio costruito nel 1989 ospita le partite casalinghe anche della squadra femminile del Chelsea e per molti anni fu anche la casa del Kingstonian. Situato al 422A Jack Goodchild Way KT1 3PB il Kingsmeadow è raggiungibile con la South Western Railway, linea ferroviaria londinese, da non confondere con la metro. Potrete sempre utilizzare la vostra Oyster Card. la vostra fermata è Raynes Park, da cui potete prendere il Bus 131(direzione Kingston), si scende dopo 17 fermate a Kingsmeadow Stop J. Per ritrovarsi a bere una birra con i tifosi di casa cercate posto al Turnstile Bar, locale attaccato allo stadio.

Questa era l’ultima tappa del nostro viaggio che ci ha fatto emozionare e battere il cuore. Questo tour è dedicato a tutti gli inguaribili romantici e appassionati dei vecchi stadi londinesi, che con il loro aspetto consumato e autentico continuano a farci sognare. Come dei viandanti perennemente in cerca di risposte abbiamo macinato chilometri e ficcato il naso tra le fessure dei cancelli per regalarvi questa avventura straordinaria.

Di Antonio Marchese

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